Conosco una donna, Jane, che vive in Perù. All’inizio era semplicemente la mia insegnante di spagnolo ma, col tempo, è diventata un’amica. Jane attirò fin da subito la mia attenzione con la canzone “Sweet Home Alabama”, che aveva inserito nel video di presentazione sul suo sito web.
Da grande fan del rock classico quale sono, ci trovammo subito sulla stessa lunghezza d’onda. Le prime impressioni possono dire molto sul futuro.
Fino a poco tempo fa, ci incontravamo su Skype un paio di volte alla settimana. A volte facevamo lezione di spagnolo, altre chiacchieravamo del più e del meno, della musica. Una sera Jane mi scrisse un messaggio nel quale diceva di non poter fare lezione perché avrebbe dovuto lavorare fino a tardi. Aggiunse anche che quel giorno si sentiva triste. Naturalmente, le chiesi il perché.
Mi spiegò che la causa della sua tristezza era un incidente accaduto in un quartiere di Lima e mi mandò l’articolo di un giornale peruviano che ne parlava. A causa di una perdita di gas, il quartiere era stato evacuato. Un tredicenne di nome Luis e la sua famiglia avevano appena abbandonato l’appartamento, quando si accorsero di aver lasciato indietro il cane. Il ragazzo era quindi corso di nuovo in casa per salvarlo.
Proprio mentre usciva col cane tra le braccia, l’appartamento esplose tra le fiamme. Il ragazzo, gravemente ferito, riportò ustioni sull’80% del corpo. Rimase appeso alla vita per cinque giorni ma, alla fine, non ce la fece. Il cane, nonostante le ferite, si salvò.
Storie così ce ne sono a bizzeffe, ma questa mi ha colpito particolarmente. Nella vita, dobbiamo quasi desensibilizzarci dalle sofferenze che ci circondano, altrimenti ne saremmo quotidianamente sopraffatti. Nessuno è in grado di sopportare un dolore profondo a lungo. Non ci permetterebbe di “funzionare”.
Leggo sempre storie tragiche ma questa, per vari motivi, mi ha toccato nel profondo. Innanzitutto, abbiamo un ragazzo di 13 anni che, in un atto di spassionato coraggio, ha sacrificato la propria vita per l’amore puro. Ha dimostrato un modello comportamentale a cui noi tutti dovremmo aspirare. Ammetterlo non è da “macho”, ma quando ho sentito questa storia mi è mancata l’aria, le lacrime mi hanno sopraffatto. È una tragedia straziante, commovente e bellissima allo stesso tempo.
La mia gatta, Purdee, che è con me da ormai 12 anni, è un dono. Non sono mai stato un tipo da gatti, finché non trovai questo gattino abbandonato, che miagolava vicino all’ascensore al tredicesimo piano del complesso in cui abitavo all’epoca. Tentai di risalire al proprietario, ma nessuno si fece avanti. Mi affezionai, inevitabilmente, a lei e finii col tenerla. Nel profondo del mio cuore so che, se Purdee dovesse mai essere in pericolo, farei qualsiasi cosa pur di salvarla; proprio come quel ragazzo fece per il suo cane. Ecco quanto può essere profondo l’amore. L’amore puro. Forse qualcuno potrebbe leggere questa storia e pensare che l’autore sia patetico. Beh, non credo che amare qualcosa o qualcuno al punto tale da mettere a repentaglio la propria vita sia patetico. È la cosa più coraggiosa che un essere umano possa fare!
Scritto da: T.K. e Jade L.
Traduttrice: Greta B.
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